Tóth Tamás: „Si nullus incipiat, nullus finiet”. La rinascita della Chiesa d’Ungheria dopo la conquista turca nell’attivita di Gábor Patachich e di Ádám Patachich, Arcivescovi di Kalocsa-Bács 1733-1784 - Bibliotheca Historiae Ecclesiasticae Universitatis Catholicae de Petro Pázmány Nuncupatae 1. / Collectanea Vaticana Hungariae 6. (Budapest, 2011)

II. Il Secolo della rinascita ungherese e dei du Patachich

GÁBOR PATACHICH Ecclesia».10' Il quinto testimone giunse il 22 ottobre. Era un laico, Ignác Ferenc Czindery,201 202 un giovane senatore di Varazdin che aveva 28 anni. Conosceva il Patachich ancora dagli studi e si ricordava anche dell’importante periodo nel quale Gábor era stato parroco della città. L’interrogatorio fu chiuso il 28 ottobre, poi il Nunzio scrisse una lettera di raccomandazione che porta la data del 14 gennaio 1730. Come di solito, furono allegati la Professio fidei, l’attestato di battesimo e quello dell’ordinazione sacer­dotale. E interessante che quest’ultimo fu emesso solo il 13 febbraio 1731, comunque un anno dopo la chiusura delle interrogatorie. Tutto fu spedito a Roma, dove la Congregazione del Concistoro prese in mano l’affare ed i Cardinali esaminarono i documenti del processo informativo, approvando poi una raccomandazione per il candidato. Nel caso del Patachich quattro Cardinali apposero la firma.2“3 Il Con­cistoro trattò successivamente il negozio nel quale il Cardinal Protettore sottopose l’ecclesiastico eletto alla preconizzazione. Questa fu fatta dal Cardinale Alvaro de Cienfuegos2“4 (Ministro plenipotenziario dell’Imperatore 1712-1739). Il processo fu messo tra i casi dell’anno 1731 nell’Archivio Concistoriale dell’ASV, perché Gábor Patachich fu preconizzato solo il 12 febbraio 1731.205 II suo processo durò sor­prendentemente a lungo, probabilmente a causa della morte del Papa e del­l’elezione del nuovo Pontefice, e come accade di solito in casi simili, il Patachich solo dopo la preconizzazione potè ricevere la consacrazione episcopale, forse dal Vescovo di Würzburg.2“6 Nel frattempo (1730-1731) fu delegato per trattative importanti alla Corte, perché Vienna voleva separare l’incarico del Vicebano dalla funzione del Conte supremo di Zagabria e di Krizevci, contro la volontà degli Ordini croati.2“7 Il Patachich partecipò anche all’installazione del nuovo Bano a Varazdin nel 1732.208 201 ASV Arch. Concist., Processus Consist., 117, föl. 743r. 202 La famiglia nobile ungherese Czindery di Nagyatád era proprietaria di Nagyatád ed era una famiglia importante nel Comitato di Somogy. Lo stesso Ignác fu menzionato già dal 1734 come Viceconte del Comitato di Varazdin. Nagy, Magyarország családai, 3 (1858) 198; Prothocolla, III, 466. 205 ASV Arch. Concist., Processus Consist., 117, föl. 75or. 204 Alvaro de Cienfuegos, S.I., Cardinale, Ministro plenipotenziario (1712-1739) e Vescovo di Pécs (1735-1739). Nacque ad Oviedo (Spagna) nel 1657. Insegnò a Compostela ed a Salamanca. Partecipò alla Guerra di successione spagnola al fianco degli Asburgo e cosi dovette lasciare a il paese. Dal 1712 fu Ministro plenipotenziario di Carlo VI a Roma. Nel 1720 ottenne la porpora con la Chiesa San Bartolo­meo all’Isola e divenne Vescovo di Catania. Cinque anni dopo fu nominato Arcivescovo di Monreale. Nel 1735 dovette lasciare anche la Sicilia ed ottenne la diocesi ungherese di Pécs, dove però non apparve mai. Hajdók János, Cienfuegos, Alvaro de, MKL 2 (1996) 226. 205 ASV Arch. Concist., Acta Camerarii, 30, fol. 86. 206 Friedrich Karl von Schönborn, Principe Arcivescovo di Bamberg e Principe Vescovo di Würz­burg (1729-1746); «Non fui praesens, dum consecratus fuit, audivi tamen ipsum consecratum fuisse ab Episcopo Herbipolensi tunc temporis in hac Civitate morante.» La testimonanza di Nikola Petricevic nel 1733. ASV Arch. Concist., Processus Consist., 117, fol. i97r. 207 Prothocolla, III, 258, 260-263, 275—276, 279-281 e 294-295. 208 Ibid., Ill, 333.

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